Questa è Cupra!
Per accompagnarvi alla conoscenza della nostra piccola realtà, ci affidiamo alle parole dello scrittore Giovanni Bucci che descrivono, in maniera quasi poetica, il nostro paese e la sua storia:
Cupra Marittima era anch’essa in antico città romana, in ampia valle, in vista del mare aperto: la Civita serba ancora tra il grigio degli olivi e il verde delle viti la roccia indistruttibile delle romane mura: su quella spiaggia le onde gettarono una notta le ossa di un martire e su quelle ossa i cristiani primi fondarono la prima chiesa: poi venne il medioevo e il mare si coprì di navi corsare: gli abitanti si rifugiarono sul colle e lo cinsero di mura, lassù portarono l’arca del Patrono. Nello splendido Rinascimento giunsero fin qui le mire ambiziose di un signore del nord, e la collina di Cupra alta è ancora cinta dei merli ghibellini dello Sforza. Poi corsero lunghi secoli di pace: la marina tornò tranquilla, il lido diventò operoso e facendo, mentre le rocce del colle, minate dalle acque sotterranee, minacciarono rovina: un bel mattino, come per incanto, Cupra si svegliò sul mare: chiesa, comune, case degli uomini, officine, tutto era sceso sulla spiaggia, ricostruito con geometrico lindore. Ora il paesino torna ad espandersi, e lungo il mare già accenna a congiungersi coi rocchi ferrigni della Civita antica: anche per Cupra il cerchio delle vicende storiche ritorna su sé stesso e si richiude.
Giovanni Bucci, “Strani ricorsi” da “Il mio paese”, a cura dell’Archeoclub di Cupra Marittima, Editrice il Segno
Cupra Marittima è una florida località turistica della Riviera delle Palme, particolarmente apprezzata per le limpide acque del suo mare e i servizi balneari offerti, tanto da poter vantare fin dal 1997 il riconoscimento della Bandiera Blu dell’Europa, dal 2020 della Bandiera Lilla e della Bandiera Verde e dal 2021 anche della Bandiera Gialla. Il nostro paese, che conta 5461 abitanti, è situato tra San Benedetto del Tronto a Sud e Porto San Giorgio a Nord. La provincia a cui appartiene è Ascoli Piceno (AP), l’unica che conserva il nome del più glorioso e noto Piceno antico. Tanto modesta e accogliente risulta la località odierna, tanto famosa e rispettata quella passata.
La presentazione di una località a chi non l’ha mai visitata rimane sempre un po’ difficile, sia per le diverse fasi di sviluppo nel tempo, sia per il sovrapporsi degli avvenimenti, sia per i particolari riferimenti sul territorio. Nel nostro caso siamo facilitati perché ci troviamo di fronte a un esempio piuttosto raro di centro rivierasco che ha ben registrate e visibili le testimonianze di tutte le civiltà, dalle più antiche a quelle a noi più vicine. Infatti, Cupra Marittima rappresenta un caso unico tra i centri compositi della costa marchigiana, per la mancanza di sovrapposizioni di edifici, tra le parti romane, medievali e quelle moderne. Ogni zona testimonia per diversi secoli una civiltà e una presenza ben nette. La parte moderna (Cupra Marittima) è distesa lungo il mare; quella medievale (Marano, altrimenti Cupra Alta) è raccolta sul colle sovrastante e quella romana (Cupra Maritima) è posta a circa 1500 metri a nord dall’attuale centro.
Gli innumerevoli reperti archeologici rinvenuti nel suo territorio testimoniano infatti una storia millenaria che affonda le sue radici in età preistorica, con i primi insediamenti umani riconducibili al Paleolitico inferiore, per poi diventare, in epoca Picena, un florido centro produttivo, commerciale e marittimo che sarà poi oggetto della colonizzazione romana. A dare ancora oggi testimonianza della grandezza e rilevanza strategica della città romana di Cupra Maritima sono i resti del Foro Romano e di un antico tempio di epoca adrianea, probabilmente dedicato, in base agli studi finora effettuati, all’arcaica Dea Cupra, rinvenuti all’interno di un’area divenuta Parco Archeologico e Naturalistico. Nelle immediate vicinanze, lungo la Strada Statale Adriatica, è visibile ciò che resta di un’antica villa romana con terme e ninfeo, ambienti ricchi di mosaici e affreschi.
La storia medioevale del paese è invece testimoniata dall’antico borgo fortificato di Marano, eretto sulla collina omonima. Una caratteristica distintiva e caratterizzante del borgo è la cinta muraria che lo rende uno dei pochi centri storici murati rimasti con affaccio sulla costa adriatica. Oltre alle mura, di rilevanza storico-culturale sono anche le torri del XII Secolo, il Museo Archeologico del Territorio, il Palazzo nobiliare Brancadoro-Grisostomi del 1400, la Chiesa Romanica di S. Maria in Castello, già esistente prima del 1200 e prima parrocchia di Castel Marano, la Chiesa del Suffragio e la Chiesa dell’Annunziata che ospita i Diorami dell’Annunziata, 19 diorami artigianali di tecnica e arte cuprense-catalana.
Degno di una menzione particolare è ciò che resta di un altro nucleo fortificato, il Castello di Sant’Andrea, di origine alto-medioevale, i cui ruderi spiccano tra i pini della collina omonima su cui fu edificato e si stagliava imponente affacciandosi sulla costa.
Uno dei tratti distintivi del Comune di Cupra Marittima è l’armonioso legame tra le sue bellezze paesaggistico-naturali e il suo patrimonio storico-culturale. Infatti, incastonata nella storia del Borgo di Marano, troviamo la zona ZSC (zona speciale di conservazione) denominata “Boschi tra Cupra Marittima e Ripatransone”. Diffuse nel litorale piceno dal XIX secolo, le pinete a pino d’Aleppo (Pinus halepensis) si estendono lungo le verdi colline cuprensi fino ad arrivare alla vicina Ripatransone. Invece, lungo il litorale, nella zona prospicente il Parco Archeologico Naturalistico troviamo la “Duna marittima” uno degli ambienti naturali residuali più interessanti di Cupra Marittima caratterizzato dalla presenza di specie floristiche straordinarie che, grazie alla loro capacità di evoluzione e adattamento, prosperano in proibitive condizioni ecologiche.